Campofilone


Comune di Campofilone

Piazza Umberto I – 0734 932951

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com.campofilone@provincia.ap.it

Nato sui resti di un insediamento romano, racchiude nelle sue mura castellane un’antica e ricca Abbazia benedettina, dedicata a San Bartolomeo (Patrono della città) le cui origini risalgono all’XI secolo. DSC_Campofilone_marcheCampofilone_marche1Campofilone_marche-640x295

Oggi Campofilone conserva molti tratti di mura merlate e un torrione a pianta poligonale. Poco distante dalle mura castellane si trova la chiesa di S. Maria, Badia anch’essa, del XV secolo. Eretto a libero comune, sotto l’egida badiale, intorno alla prima metà del XII secolo, questo castello di terza classe fu quasi sempre sotto il controllo dei vescovi fermani. Sotto il Governo napoleonico il suo territorio fu diviso in due zone: quella di S. Filippo, che comprendeva il territorio a sud e quella di Campofilone, con il centro storico e la vallata dell’Aso.

Campofilone è un “comune di origine monastica“, cioè nel XII-XIII secolo gli abitanti del contado, per sfuggire alle continue scorribande di barbari e predoni, ottennero dall’Abate il permesso di rifugiarsi entro la prima cerchia delle mura, sotto la protezione dell’Abbazia e dell’esercito badiale.

 

I famosi “maccheroncini”

Caratterizzati da una ricetta molto semplice e del tutto particolare. Il prodotto si presenta come un insieme di sottilissimi fili come “capelli di angelo”, vengono tagliati a mano con un coltello affilatissimo da persone dotate di particolare esperienza ed abilità.

maccheroncini di Campofilone vantano una tradizione antichissima: quando quella marchigiana era una cucina fatta essenzialmente di piatti unici, i maccheroncini erano già considerati un piatto nobile, che veniva servito nelle occasioni importanti. Già nel ‘400 sono citati i “maccheroncini fini fini“. Nel corso del tempo è divenuta famosa la Sagra che porta nella località fermana migliaia di turisti ogni anno nel mese di agosto.

 

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