Porto Sant’Elpidio


Comune di Porto Sant’Elpidio

Via Umberto I, 475 – 0734 9081

www.comune.porto-sant-elpidio.ap.it

 

Pur essendo il più giovane comune della Provincia di Ascoli Piceno, nato nel 1952 per distacco da quello di Sant’Elpidio a Mare, l’agglomerato urbano sorge dove fiorì anticamente una cospicua civiltà. Il più antico documento esistente nelle Marche, datato 883 d.C:, è un “diploma” di Carlo Grosso e parla di tale porto. Plinio nella sua “storia naturale” ricorda le relazioni commerciali tra il Piceno e l’Illiria. Suppellettili rinvenuti nelle tombe picene rivelano inssediamenti umani sin dall’VIII secolo a.C. Si vuole, poi,  che durante l’epoca romana le truppe di Annibale, reduci dalla vittoria del lago Trasimeno, sostarono nella zona, tanto che si parla di una “campo di Annibale” tra il Chienti e il Tenna.

La minaccia turca viene sentita anche da Porto Sant’Elpidio dove, nel 1620, viene istallata una dogana con guardie per l’attenta vigilanza della costa.

Si arriva così agli anni del Risorgimento, alla proclamazione della Repubblica Romana e alla fuga dalla Capitale di Pio IX e del suo segretario di Stato, il cardinal Tommaso Bernetti, che si rifugiarono a Porto Sant’Elpidio dove possedevano una villa, ma non fu bene accolto, tanto che dovette riprendere la guga. Lo stesso Pio IX tornò a Sant’Elpidio, a potere restaurato, nel 1857, seguito nel 1860 da Vittorio Emanuele II.

Chiesa dell’Annunziata conserva una “Annunciazione” di Nicola Monti (XVII secolo). All’interno è allestito un grandioso presepio meta costante di visitatori. Numerose ville, di antica  ed elegante costruzione, sono divenute parco aperto al pubblico (Villa Amurri, Villa Baruchello, Villa Bernetti).

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