Castelleone di Suasa
L’antico sito di Suasa sorge nella Valle adiacente il colle su di un terrazzamento vicino al fiume Cesano chiamato oggi Pian Volpello, sul quale in epoca medievale si sviluppa quello che é l’attuale centro.Nella valle si trovano i resti dell’antico municipio romano fondato ne III sec a.C. dopo la battaglia detta delle nazioni durante la 3 guerra punica tra l’esercito romano e l’alleanza tra le antiche popolazioni di etruschi, Sanniti, Galli Senoni e Umbri.
Questo sito si trova lungo l’antica via Flaminia e nei secoli fu un importante punto di rifetimento per le popolazioni di tutta la vallata fino ad ottenere nel I sec. d.C. un’autonomia politica e la ” dignità municipale ” che ne videro aumentare pregio e importanza a cui seguirono la costuzione di importanti monumenti come l’ anfiteatro, il teatro e il foro commerciale.
Questo patrimonio architettonico oggi fa parte di un “Parco archeologico Regionale della città romana di Suasa” grazie agli scavi portati avanti dal Dipartimento di archeologia dell’ Università di Lettere di Bologna viene riportato alla luce il sito dell’antica città del periodo tardo imperiale e il suo patrimonio che ogni anno si arricchisce sempre di più vede già visitabile un’abitazione romana la ” Domus patrizia dei Coiedii ” del II sec. d.C. un museo a cielo aperto reso possibile grazie ad innovative passerelle che consentono la visita delle pavimentazioni formate da pietre marmoree policrome di uno splendido gusto. Fa parte del polo archeologico anche il grande anfiteatro che oggi viene imoreziosito nella stagione estiva da numerose manifestazioni e spettacoli teatrali.
La storia di questo piccolo centro abitato è costellata da numerosi passaggi di dominazione, dopo il declino della società e della sua economia tardo-imperiale diviene nel 1102 pissedimento della importante abbazia di Fonte Avellana prima e di quella di S. Lorenzo in Campo poi, nel periodo medievale è dominata dalla famiglia Castracane dalla fine del ‘300, per passare poi sotto il controllo dei Della Rovere dal 1474 che presero l’intera vallata sotto il loro dominio dopo la salita al soglio pontificio di Papa Sisto IV appunto Della Rovere. Come per tutti i territori marchgiani il sito di Castelleone resta sotto il papato, prima con la famiglia ad esso legato che governò fino al 1641, poi rientrando nello Stato Pontificio.
L’attuale nome di Castelleone di Suasa risale al XIII sec. in sostituzione di quello antico di Conocla e le sue mura cittadine sempre in quell’anno vengono estese all’attuale lunghezza che racchiude l’attuale centro storico medievale.
Nel suo territorio limitrofo i nuerosi centri abitati sono ciò che resta di antichi insediamenti che sono resistiti nei secoli, oggi formano i tanti borghi e frazioni di Suasa e ognueno è custode di Cappelle rurali che oggi racchiudono l’essenza della cultura sgricola e contadina del posto.
Il prodotto tipico della zona è la cipolla, ingrediente alla base dell’alimentazione e dell’economia del paese tanto che gli abitanti erano chiamati i ” cipollari “, ed oggi festeggiata in un evento gastronomico locale che si svolge alla fine di settembre.
All’interno delle mura cittadine è racchiuso il centro storico, arricchito da palazzi signorili uno spicca fra i tanti ed è il cinquecentesco Palazzo Campiano voluto ed abitato dall famiglia Della Rovere rima di tutto dal marchese Ippolito di San Lorenzo in Campo fino alla Duchessa Livia Della Rovere di Urbino a cui è intitolato il cortile della dimora. Attualmente ospita il Museo archeologico cittadino intitolato ad Alvaro Casagrande, inaugurato nel 2000 dove sono ospitati ed allestiti gli oggetti più significativi ritrovati a seguito degli scavi archeologici della città romana, dagli oggetti di uso comune e vita quotidiana a statue ed affreschi della Domus, questi ultimi insieme a quelli di Pompei sono un raro esempio pittorico dell’arte romana a noi quasi sconosciuta.
Borgo Medievale con parte delle mura perfettamente conservate; Palazzo Compiano – Della Rovere costruito dal Marchese Ippolito Della Rovere, fu residenza della figlia Livia, ultima Duchessa di Urbino. Da pochi anni proprietà comunale è sede del Museo Civico Archeologico.
Parco Archeologico di Suasa frutto di scavi anche recenti, in zona Pian Volpiello, è possibile amminare ciò che resta della ricchissima città di Suasa distrutta dopo l’età imperiale.
Chiesa Parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo della seconda metà del ‘500, al suo interno pregievolil tele d’altare e un prezioso Crocifisso ligneo dele ‘600.
Chiesa di S. Francesco di Paola (XVII sec.) si segnala per l’originale facciata in stile centroamericano.
Cappella di S. Martino caratteristica chiesetta rurale dove in novembre, prima delle semine, avviene la tradizionale “benedizione dei semi”.