Fermo

Comune di FermoRTEmagicC_stemma_comune.gif

Via Mazzini, 4 – 0734 2841

La MARCA FERMANA oppure MARCHIA FIRMANA fu l’antica suddivisione della Regione centrale ( Marca poi divenuta Marche) e che costituì il  primo originario nucleo territoriale che diverrà l’odierna provincia di Ascoli Fermo e Macerata. La prima fonte ne che attesta l’esistenza è fatta risalire ad un Diploma dell’Imperatore Ottone nel 983 d.C.

La Marca Fermana nasce dalla successiva suddivisione dei territori della regione centrale nel precedente Ducato di Fermo dei Longobardi, mantenuta anche dai Franchi, ma fu intorno all’anno 1000 che il territorio venne rinominato in Marca e ampliato fino ai territori dell’attuale Abruzzo, questo fino al 1080 quando i confini amministrativi poi vennero fatti coincidere con quelli fisici del fiume Tronto e si restrinse il territorio amministrato da fermo nelle province prima elencate.

Nella fine del XI sec. la Marca Fermana e quella di Camerino vengono assorbite da  quella di Ancona col confine a nord nel fiume Marecchia e mantenendo i confini del fermano a sud. Nel 1199 divenne poi un Libero Comune Fermo,e videl’avvicendarsi di numerose signorie ma é nel XIV sec il territorio torno’ sotto l’amministrazione papale.

Le origini della città di Fermo sono da ricercarsi nelle epoche preistoriche dell’eta’ del ferro con popoli villanoviani e piceni che qui si sono insediati e ad oggi sono testimoniate le loro tracce dai tanti reperti funerari delle grandi necropoli risalenti al IX -VIII a.C. corredi funerari ricchissimi, elmi crestati ne ricostruiscono un passato di ” Enclave” cioè di isola culturale villanoviana prima e con tracce proto-etrusche poi.

I cirredi e le collezioni preistoriche ritrovate fanno parte oggi dei percorsi archeologici nell’importantissimo Museo Archeologico delle Marche di Ancona e in quello di Fermo ospitato dal Palazzo dei Priori. Antichissime mura megalitiche, ancora oggi in fase di studio forse si possono far risalire a questo periodo proto-etrusco villanoviano, oppure alla successiva fondazione della colonia latina nel 264 a.C. 

Molto significativo è l’insediamento dei romani nell’anno 264 come prima colonia per il controllo appunto dei limitrofi territori occupati dai piceni che avevano la loro capitale nel vicino centro di Asculum, ed é da far risalire il nome di Fermo a questa sua prima funzione di “stazione di guardia” , importante questa colonia perche aveva diritti di battere moneta.

Al periodo Augusteo del 40 d.C. vengono fatte risalire le enormi cisterne ipogee per la raccolta e la depurazione delle acque, considerate ad oggi il miglior esempio meglio conservato dell’ingegneria idrsulica romana, poste sulla sommità del colle dove sorgeva la città per sopperire una carenza idrica locale. In 2000 mt di superficie suddivisa in 30 camere su tre file parallele. Ad oggi il percorso visitabile non comprende la totale superficie, invece sempre nella zona del Girfalco si possono ammirare i resti del teatro romano.

Nell’anno 825 Lotario I Re dei Longobardi istitui a Fermo la prima scuola publica che con altre 9 In Italia venne scelta per divenire centro scolastico, poi nel 1398 anno i cui viene fatto risalire il suo Atto di Fondazione é fatta Universita’ e vi restera’ fino al 1826 anno in cui vennero cacciati i Gesuiti e la città non ebbe più i mezzi per sostenerne i costi.

Luoghi da visitare come abbiamo prima citato é il suo punto panoramico il Colle del Girfalco con il  parco, una parte delle visterne sotterranee e il Duomo intitolato alla Vergine Assunta, una facciata e una torre in perfetto stile romanico in pietra d’Istria, e uniche parti originali della sua edificazione nel 1227 dopo la distruzione dell’antica chiesa paleolitica. Uni’importante stratificazione caratterizza il terreno sottostante che ci riporta indietro all’eta tardo romana e alto medievale rinvenuta alla luce in seguito a scavi effettuati anche sotto la pavimentazione della chiesa, e ne emerge il bozzetto di una precedente basilica paleocristiana del VI sec. Una chicca e il gallo posto sul tetto che si trova li  dal 1423.

Altra importantissima chiesa della citta’ dal punto di vista architettonico, è la chiesa di S. Agostino voluta nel 1250 dall’ordine ermitano nell’anno del papato di Innocenzo IV, ed ai fedeli che aiutavano la confraternita nella costruzione venivano concesse indulgenze. Tipico stile romanico anche questo edificio, nella sua prima struttura comprendeva una sola navata; successivamente nel 1360 venne ampliata la sua pianta con abside, transetto, cappelle corali instile gotico e nel successivon1730 infine ad essere ritoccato fu ik suo apparato decorativo.

Al suo interno custodisce l’importante reliquia della SANTA SPINA trafugata dalla citta di Sant’Elpidio a mare, inoltre al suo interno si possono ammirare cicli di affreschi di scuola giottesca e riminense, bolognese e fabrianese, perfetto esempio di stile Gotico Marchigiano.

Il centro storico di Fermo è delimitato dalle quattrocentesche mura sforzesche, con torri e 3 porte ancora oggi esistenti. L’antico castelli invece fu distrutto sul fiire del 1400 dalla furia popolana  contro il potere  dei Signori della citta’ appunto gli Sforza, sito sull’attuale parco pubblico sul colle.

Nel centro della città la Piazza del Popolo è la cornice del salotto cittadino su cui si affacciano il Palazzo dei Priori, un’importante struttura civile su tre piani che ospita i locali del sindaco e sale di rappresentanza, il Museo archeologico e la prestigiosa Pinacoteca. Ricavato dall’unione di due edifici esistenti  quali il Palazzo Signorile del XIII sec. E la Chiesa di S.Martino risalente al VI-VIII sec. L’attuale aspetto a ventaglio gli é stato conferito dai successivi rifacimenti e interventi del XVIII sec.

Come detto al suo interno ospita la prestigiosa Pinacoteca Civica che occupa un’intero piano ed è suddivisa in 5 ricche sale, la Sala del mappamondo è sicuramente la piu’ prestigiosa completamente di arredi di legni pregiati e al centro u mappamondo disegnato nel 1713 dall’Abate Moroncelli noto cosmografo della Serenissima, anche esso in legno e carta reale di Fabriano.

Non di minore importanza sono le altre sale quali la Sala di Storia locale, la Sala di Arte Gotica anche detta degli “Ori ” la Sala del ‘600 detta “Sala di Rubens”, la Sala del Rinascimento e la Sala Andrea Boscoli.

L’antico palazzo dell’Universita’ sempre nella stessa piazza è oggi sede della Biblioteca civica.

Visitabile il settecentesco Teatro dell’Aquila,che prende il nome dalla Sala  dell’Aquila attuale Sala Consiliare del comune cittadino, e’ uno dei piu’ prestigiosi per la sua acustica e dei piu’ grandi del centro Italia, ha una capienza di 1000 persone con 124 palchetti e un palcoscenico di 350 mt.

Molte sono le attrazioni artistiche e culturali del Fermano edi tutto questoaffascinante territorio che ancora oggj ci puo’ far rivivere la magia dei suoi antichi splendori nelle tante manifestazioni in costume, i pali, e le rievocazioni storiche. Un grande territorio tutto da scoprire.

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