Falerone


Comune di Falerone

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Nel VI secolo avanti Cristo i faleronesi sono già nella storia decisamente gelosi custodi della loro terra tanto da resistere in armi alla conquista romana (269 a.C.). Sempre ricostruendo il cammino della loro storia; i faleronesi nel 90 a. C. furono a fianco dell’esercito italico guidato da Vidacilio, Lafrenio e Ventidio, mettendo in fuga l’esercito romano capitanato da Pompeo Strabone. Sotto Augusto si chiamò Falerio Picenus e si sviluppò. Venne distrutta in epoca incerta, comunque durante le invasioni barbariche, pur rimanendo sede vescovile fino al IV secolo dopo Cristo. Nel Medioevo il paese risorse sul colle dove attualmente è il centro storico.

Archivio Storico raccolto nella sede municipale, comprende arredi sacri, registri miniati, una statua lignea del XVI secolo dedicata a S. Fortunato ed un “San Francesco che riceve le stimmate”, tavola attribuita a Carlo da Camerino.

Chiesa di S. Fortunato (iniziata nel 1277) ha l’abside poligonale e ai piedi del campanile, un arco con decorazioni in cotto del 1440. All’interno una tavola di Vittore Crivelli “Madonna adorante il Bambino due Angeli”.

Chiesa di S. Francesco conserva una tela di Domenico Malpiedi (inizio secolo XVII) raffigurante “S. Fortunato con i Beati Pellegrino e Giacomo”.

Chiesa di S. Giovanni nell’interno una “Sacra Famiglia e San Giovannino”, olio su tela di Andrea de Magistris (secolo XVII).

Teatro di Faleria (I secolo a. C.) restaurato sotto Tiberio e decorato al tempo degli Antonini.

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