Monteprandone

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Le prime testimonianze scritte riguardanti il castello di Monteprandone sono dell’anno 1039, quando Guido soprannominato “massaro” e suofratello Longino, donano all’abbazia laziale di Farfa alcuni beni situati nel comitato fermano, tra cui il “castellum de Monte Prandonis”. La tradizione vuole che il nome dato al castello fosse quello di un cavaliere (Prandone o Brandone) di stirpe franca, giunto in queste terre al seguito di Carlo Magno. Nel 1292 Monteprandone si sottomise alla città di Ascoli, ottenendone in cambio protezione e difesa. Il comune di Monteprandone rimase sotto il governo pontificio fino al plebiscito del 1860 che decretò l’unione delle Marche al Regno d’Italia. 

 

COSA VISITARE

Cinta muraria presentava due ingressi: ad ovest la Porta da Monte e ad est la Porta da Mare, demolita insieme ad una parte delle mura, nella seconda metà del 1800 per allargare la piazza.

Palazzo Campanelli sulla sinistra si apre via Limbo, antico e caratteristico vicolo medievale con volte a crociera, che durante il periodo natalizio ospita un originale presepio artistico realizzato dalla Pro Loco.

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