Sassoferrato

 


Comune di Sassoferrato

Piazza Matteotti Centralino – 0732 9561

www.comune.sassoferrato.an.it/

Il centro è composto da una parte alta, il castello e da una parte inferiore, il Borgo. Caratteristica questa della città di origine medievale (la sua fondazione risale al 1150). Il paese sorge presso le rovine dell’antica città umbro-romana di Sentinum. Nel 295 a.C. nel suo territorio ebbe luogo la celebre battaglia con vittoria dei romani contro la lega dei Gallo-Sanniti, la città fu data alle fiamme dalle forze di Ottaviano durante la guerra dei Triumviri nel 41 a.C. Fu ricostruita in forma migliore per volere dello stesso Cesare Ottaviano Augusto. Sentinum scomparve tra l’VIII e X secolo, non per violenza nemica, ma come fu per quasi tutte le città picene per l’abbandono degli abitanti incapaci di difendersi dalle irruzioni nemiche, specialmente dai feroci Ungari.Sassoferrato_6

Area archeologica di Sentinum: sono qui visibili le strade (il Cardo e il Decumano), ruderi delle mura, pavimenti a mosaico, colonne di granito. Le attività di ricerca e le campagne di scavo, riprese negli ultimi anni, hanno consentito il rinvenimento di un importante sito termale pubblico, permesso di ricavare utilissime indicazioni sulla conformazione dell’impianto urbanistico di Sentinum e portare alla luce strade, fondamenta ì, tracce di pavimenti e fognature di alcuni edifici del centro urbano dell’antica città romana.

Museo civico archeologico: allestito all’interno di Palazzo dei Priori (XIV sec.), ospita numerose sculture ed altri reperti che documentano gli aspetti piu importanti della vita degli antichi sentinati. Su due distinte sale sono collocati altrettanti mosaici rinvenuti a Sentinum. Al piano inferiore del Palazzo è possibile visitare il grande plastico raffigurante la “Battaglia delle Nazioni” (295 a.C.) e la sala Perottina in cui è custodita una preziosa raccolta di reliquari bizantini e fiamminghi, tra cui l’icona di San Demetrio, opera d’arte di alto valore realizzata nel XIV secolo.

Museo delle arti e tradizioni popolari: allestito all’interno di Palazzo Montanari (XIII sec.) raccoglie le testimonianze di un tempo e di una civiltà, al fine di favorire la ricerca storica della cultura agricola e artigianale della gente e del territorio sassoferratese.

Civica raccolta d’arte: conservata dall’interno di Palazzo Oliva (XV sec.) comprende ventisei pregevoli dipinti databili dal Quattrocento alla fine del Settecento. Tra queste, tre tavole appartenenti a Pietro Paolo Agabiti (1965 o 1470 – 1540), eccellente pittore, architetto e ceramista e due tele di Giovan Battista Salvi (1609 – 1685), il grande pittore universalmente riconosciuto come Il Sassoferrato.

Raccolta “Incisori marchigiani” anch’essa conservata a Palazzo d’Oliva, ospita oltre quattrocento grafiche (tra cui diciassette disegni), realizzate da duecentodieci artisti marchigiani, numerosi dei quali di grande fama. Una significativa collezione che attraversa cinque secoli di storia calcografica marchigiana, interamente riprodotta in un pregevole catalogo. Di tale raccolta sono esposte novantanove opere, mentre le restanti sono conservate in un apposito archivio allestito all’interno dello stesso Palazzo Oliva.


Abbazia di Santa Croce: 
costruita dai Conti Atti, Signori di Sassoferrato, negli ultimi anni del XII sec. per i monaci camaldolesi, con materiali provenienti dalla romana Sentinum, costituisce una delle più importanti testimonianze d’architettura romanica della regione. Nella Chiesa, inglobata all’interno del complesso abbaziale, sono presenti affreschi del XIV sec.

Rocca di Albornoz con parco circostante; costruzione militaresca dal Cardinale Egidio Albornoz nel 1365.

 

La tua Vacanza: Sassoferrato

Contatta le strutture