Jesi
Comune di Jesi
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La cittadina è situata parte in piano e parte sopra un poggio sulla riva sinistra del fiume Esino, nella parte bassa della sua valle.
Venne fondata dagli Umbri e conquistata dagli Etruschi. Nel IV secolo i Galli Senoni, discesi dal nord, vi si stabilirono rendendo la città ultima roccaforte contro i Piceni. I romani, dal 295 a.C. la elessero prima colonia e poi municipio. Con la dissoluzione dell’Impero d’Occidente, Jesi entrò a far parte della Pentapoli mediterranea bizantina. Donata alla Chiesa, con l’incoronazione di Carlo Magno (800 d.C.) rientra sotto la giurisdizione imperiale. Nel 1130 diventa libero comune con governo autonomo. Nel 1194 nasce, nel cuore della città, l’imperatore Federico II di Svevia che donerà a Jesi il titolo di “Città Regia“.
Successivamente appartenne a diversi signori: Malatesta, Braccio da Montone eFrancesco Sforza. Dalla metà del Quattrocento una forte opera di urbanizzazione ne cambia la fisionomia che coincide anche con un impulso alle arti e ai mestieri. Nel 1797 le truppe napoleoniche porranno fine sia al monopolio nobiliare che s’era creato nei secoli, sia al dominio sul Contado. Con l’annessione delle Marche al Regno Napoleonico diviene capoluogo del Dipartimento del Metauro. Il Risorgimento conduce Jesi all’unità d’Italia.
Torrione di Montirozzo è assurto a simbolo della città per la sua particolare bellezza. Fa splendido sfondo alla statua dell’imperatore svevo Federico II, lo stupor mundi. Il torrione fa parte di un complesso difensivo tra i meglio conservati del centro Italia e recentemente restaurato.
Palazzo della Signoria è l’opera civile più prestigiosa e attualmente è sede della Biblioteca Comunale Planettiana e dell’Archivio storico. Il progetto architettonico è opera di Francesco di Giorgio Martini. La torre civica risale al 1666 mentre l’orologio è del ‘700. Sul portale principale spicca l’edicola in pietra d’Istria con il Leone Rampante Coronatostemma di Jesi. Nel cortile interno si trovano il porticato e la cisterna.