Camerano

Comune di Camerano

Via S. Francesco – 071 730301

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Camerano, l’antica “Cameranum” o “Camburan” come viene chiamata in termini dialettali, ha antichissime origini. Il primo insediamento umano documentato nella zona dell’attuale Camerano risale al periodo tra il VII e VI millennio a.C. ed era abitato dagli antichi piceni. In seguito, tale territorio passò dal controllo dei Piceni a quello dei Romani. Quello tra il 1815 e 1819 fu per Camerano un periodo di grave carestia. Nel 1860 dopo la battaglia di Castelfidardo e la sconfitta dell’esercito pontificio venne occupata dai Piemontesi che la annetterono al Regno d’Italia. Nel 1872, Camerano aveva costruito il teatro “Maratti”. Agli inizi del ‘900 furono gettate le fondamenta del futuro sviluppo dell’industria e dell’artigianato. Nel 1916 nacque a Camerano la fabbrica di strumenti musicali “Scandalli” e, nel 1919, si costituì la cooperativa “L’Emancipatrice” per la fabbricazione di busti e berretti. Nel dopoguerra e precisamente nel 1964, dalla fusione delle preesistenti ditte, “Scandalli” di Camerano e “Soprani” di Castelcameranofidardo, nasceva la fabbrica di strumenti musicalil “Farfisa”, rivoluzionaria per l’epoca. Seguirono industrie medie e piccole di ogni genere, impegnate però, in modo particolare nel settore della lavorazione del legno, dei metalli e della plastica, nonchè nel settore dell’abbigliamento.

 

COSA VISITARE:

Chiesa di S. Francesco (XIII secolo) fondata come narra la tradizione, dallo stesso S. Francesco, l’edificio conserva della struttura primitiva il monumentale portale in pietra. Suggestivo l’attiguo convento successivamente adibito a sede comunale.

Castelvecchio sulla sommità della rupe chiamata “Sassone” si adagia il vecchio castello medievale. Tra gli edifici più importanti il palazzo dei conti Ricotti, tuttora integro da rimaneggiamenti, nonchè i resti della chiesa di S. Apollinare (la piu antica del paese).

Chiesa Parrocchiale inizialmente di dimensioni piu piccole, venne radicalmente trasformata a croce greca nel 1676. Nel 1744 fu elevata a Collegiata. Nell’abside si trova la pregevolissima tela del Maratti, ritenuta dalla critica d’arte la piu importante opera giovanile del pittore cameranese.

Chiesa di S. Germano tipicamente rurale, lega le sue origini alle colonie di Schiavoni (slavi) emigrati in questo territorio nel XV secolo. Di particolare valore l’antico organo ora restaurato.

Palazzo Mancinforte (XVI secolo) l’attuale aspetto architettonico è dovuto ai restauri effettuati nel 1850. Di notevole interesse il giardino collocato al suo interno, che conserva le caratteristiche forme medioevali dell'”hortus conclusus”.

La Gradina e i cunicoli a poca distanza da S. Germano è visibile una “gradina”. Sebbene restino ancora sconosciute le origini delle gradine e la loro funzione, si pensa che queste colline a forma conica fossero dei villaggi fortificati preistorici. Nelle zone vicine sono presenti numerosi cunicoli, per il rifornimento idrico o come opera militare di difesa.

Biblioteca Comunale dispone di circa seimila volumi. Annesso alla Biblioteca è il fondo Marinelli composto di 1143 volumi che trattano diversi temi: dall’ascetica alla storia ecclesiastica, dalla mistica all’eloquenza, ecc. Di particolare interesse la raccolta di Leggi Pontificie dal 1816 al 1859.

Grotte di Camerano scavate nell’arenaria e anche comunicanti percorrono il sottosuolo del centro storico con andamento labirintico. A lungo si è ritenuto che fossero i resti di antiche cave arenarie o addirittura luoghi per conservare il vino. Ma le esplorazioni, le interpretazioni effettuate e i percorsi turistici, che hanno reso queste grotte oggi fruibili, hanno svelato la presenza in quasi tutti gli ambienti di abbellimenti architettonici, bassorilievi e particolari decorativi che poco si addicono a cave arenarie o a semplici locali di deposito: volte a cupola, a vela, a botte, sale circolari e colonne particolare gusto architettonico, decorazioni con fregi, motivi ornamentali e simboli religiosi costituiscono una delle costanti dell’intero percorso.Svelano agli occhi spesso attoniti del visitatore un paese sotterraneo quasi fiabesco ricco di fascino, una Camerano segreta in cui trovano concretezza storia e leggenda. L’interpretazione oggi più plausibile è quella di un uso abitativo, rituale, e difensivo anche non molto remoto visto che 1944, l’intero sistema ipogeo venne adibito a rifugio per la popolazione contro i bombardamenti.

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