Cerreto d’Esi

 Comune di Cerreto d’Esi

Piazza Lippera, 5 – 0732 679000

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Durante le invasioni dei Longobardi gli abitanti di Tuficum sfuggiti ai saccheggi cecarono rifugio nelle zone collinari circostanti. 
Così si formò il primo nucleo di Cerreto d’Esi, fortificato poi con alte mura fino a divenire un castello caposaldo del generale Belisario durante la guerra greco-gotica. Nel Medioevo ebbe autonomia legislativa come risulta dagli statuti del 1530. L’attuale paese si è sviluppato attorno al centro storico di cui rimangono la Porta Giustiniana e soprattutto la Torre civica detta “di Belisario”. Cerreto d’Esi economicamente è a metà tra industria e agricoltura: anche qui si produce l’ottimo “Verdicchio di Mate-lica”.

UNA VISITA A…

Il Castello (VIII secolo) con schema ortogonale, tipico dell’accampamento romano, ha la Porta di Giustiniano, il torrione dell’Agostino, il maschio a fianco dell’ingresso principale e la “Torre del Belisario”, rotonda e unica nel suo genere. La torre, alta 27 m. con un diametro di 6, ha sulla parte superiore delle aperture rifatte in epoca molto recente, cinque ambienti interni e un ponte levatoio d’ingresso.


Chiesa Collegiata di S. Maria della Piazza 
(riedificata nel ‘600) con un veneratissimo Crocifisso ligneo del XVI secolo.

Chiesa di S. Maria della Porta (XIII secolo) conserva le tombe dei conti Attoni e una particolare “natura morta” del XVII secolo.

Chiesa dell’Annunziata (XVI secolo) arricchita da donazioni di famiglie nobili.

Sono da segnalare nei dintorni anche:

la chiesetta detta “L’Incrocca“, appartenuta ai nobili Ramelli di Fabriano; la Chiesa della Madonna della Venza; laChiesa delle Grazie, che conserva una statua della Madonna col Bambino molto cara ai devoti; la Chiesa di S. Giovanni Battisti (XIII secolo); la Chiesa di S. Leopardo (XVII secolo); infine la Chiesa di S. Lucia, ora di proprietà privata.

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