Camerata Picena

CAMERATA PICENA

Comune di Camerata picena

Piazza Vittorio Veneto, 10 – 071 9470643

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comune@comune.cameratapicena.an.it

Il toponimo di Camerata viene di norma ricondotto all’antica voce umbra “Camars“, nel significato di “luogo fortificato naturalmente“. L’attuale nucleo storico, trovandosi in zona collinosa, sulla destra del fiume Esino, fin dall’antichità dovette avere, per la sua posizione, una certa importanza strategica ed un ruolo di controllo sui primi insediamenti della zona. Con ogni probabilità esso venne fortificato da Ancona e subì le sorti di quella città a cui restò per lungo tempo legata nel bene e nel male. A Camerata si svolse, nel 1309, un’aspra battaglia tra Ancona e Jesi ritenuta tra le più cruenti di quegl’anni. L’esercito iesino, comandato da Federico da Montefeltro duca di Urbino, ha la meglio e riesce a mettere in fuga i suoi avversari. Le truppe di Jesi inoltre punirono Camerata, per essere rimasta alleata di Ancona, distruggendone il Castello. Successivamente Ancona autorizzerà i conti di Genga ed una trentina di famiglie di quel castello a ricostruire l’abitato di Camerata e a stabilirvisi; le condizioni poste ai nuovi abitanti di Camerata saranne quelle di una obbedienza, non sempre solo simbolica, alla città dorica. Nel 1390/91 i lavori di ricostruzione del castello sono terminati e Camerta torna ad essere abitata. cameratapicena

DA VISITARE:

Chiesa parrocchiale della natività della Vergine (XIV secolo) si trova dentro il castello ed ha al suo interno una pregevole pala d’altare e un Crocifisso ligneo.

Castello del Cassero oggi frazione di Camerata Picena, il Castello risale al 1375 ed è stato fondato dal Conte Nicola Torriglioni di Ancona che aveva nei dintorni numerose proprietà terriere. Il Torriglioni fu anche il capitano della galea anconitana che trasportò Papa Gregorio XI, reduce da Avignone. L’impianto aveva in origine una pianta a croce; di esso è rimasta la torre portaia (o torre d’ingresso) e, a tutela dei tratti di cortina, due Troniere di piccole dimennsioni (poste ai lati della porta d’ingresso) per il tiro con archibugio o artiglierie.

 

Il Castello di Camerata, ricostruito nella seconda metà del Trecento ha conservato il caratteristico andamento circolare tipico delle fortificazioni di poggio. Dall’unica porta, ricavata nel tessuto murario recentemente restaurata, si accede ad una caratteristica piazzetta, (l’antica corte) che ospita la chiesa parrocchiale. La cinta muraria è intervallata dalle tracce evidenti di una serie di torri anticamente attrezzate per il tiro con armi da fuoco mentre il sottosuolo del castello conserva numerosi e interessanti tratti di grotte e gallerie (in parte visitabili) che pur manipolate nei secoli, mantengono il tipico aspetto architettonico medioevale.

 

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