Rosora
La sua origine è conseguente alla migrazione verso l’alto degli abitanti del piano che, messi a dura prova dalle ripetute invasioni barbariche, progressivamente andarono a stabilirsi tra le boscaglie delle alture circostanti per sfuggire agli eccidi e per salvaguardare greggi ed armenti (VI-IX sec.) Nei secoli X-XI (periodo dell’incastellamento) il castrum non solo sarà il successore della “domus culta”, ma assumerà strutture nuove che poi saranno la base di partenza di tutto l’edificio socio-politico-economico locale.
Rosora è un toponimo di formazione latina perchè sta ad indicare la caratteristica fisica e strutturale del terreno su cui poggia il paese. Infatti, per il colore del tufo è lecito pensare a Rosora quale termine composto dall’aggettivo latino roseus, -um (roseo) e dal sostantivorus, ruris (terreno).
Il Castello rimangono solo pochi tratti delle mura originali con Porta Vecchia e un torrione risalenti al XIII-XV secolo.
Chiesa Parrocchiale di S. Michele Arcangelo (XVIII secolo) edificata su un preesistente edificio sacro, vi è conservato un bellissimo crocefisso ligneo del ‘600 ritenuto miracoloso, oltre a tele d’altare e le reliquie del martire romano Agapito.