Peglio
Comune di Peglio
Piazza Petrangolini, 6 – 0722 310100
Anticamente fu pago romano, indentificabile con quel “Vicus Pilleus” della Pentapoli dove, verso il 739, i fedelissimi Longobardi di re Liutprando furono disfatti dall’esercito romano-bizantino.
Fu terra elevata a fortezza e lasciata alla Santa Sede quando Pipino il Breve (morto nel 768) donò la Massa Trabaria al patrimonio di S. Pietro.
Il Castello di Peglio, già in parte feudo dei Benedettini nel 1185, fu destinato da Papa Nicolò IV nel 1291, a residenza sicura del Rettore della Massa Trabaria durante le aspre contese tra i Montefeltro, i Della Faggiola e i Brancaleoni, che ne furono infeudati nel 1334.
Il cardinale Egidio Albornoz ne reclamò la sudditanza alla S. Sede, passò definitivamente, per concessione di Papa Bonifacio IX, al ConteAntonio da Montefeltro.
Venne chiamato ufficialmente Castrum Pilei, castello di Peglio, dapileum = berretto militare.
Sotto il regime feltresco-roveresco e come vicariato della terra di Casteldurante, restò fino al 1631, nello Stato d’Urbino quando fu devoluto alla S. Sede.
Torre Medioevale distrutta durante l’ultima guerra e ricostruita, conserva l’antica campana del XVI secolo.