Fossombrone

Comune di FossombroneFossombrone – Stemma

Corso G. Garibaldi, 8 – 0721 7231

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Situato a 115 m d’alt., sulla sinistra del Metauro, a valle della gola del Furlo. Centro agricolo-commerciale (viticoltura, ortaggi, barbabietole, olivi). Un tempo vi era assai fiorente la bachicoltura (filande), ora praticamente scomparsa. Attività industriale nel campo del mobile, metalmeccanico, del cemento.                                                                                                                    

Nome antico Forum Semproni perché forse fu fondata tra il 133 e il 126 a.C. dal Tribuno Caio Sempronio Gracco, ebbe un’enorme sviluppo nel periodo imperiale come importante centro di commerci lungo l’antica Via Flaminia. Un primo sito archeologico ha riportato alla luce resti dell’antico centro romano, parte della via consolare flaminia, inoltre resti delle mura di cinta, questo intorno alla chiesa di S.Martino del Piano. Statue e altri resti mobili di un secondo sito in cui è stato rinvenuto un edificio termale si trovano ad oggi al Museo Archeologico.

La guerra dei Goti e dei Longobardi poi causò la distruzione dell’antico centro e la conseguente ricostruzione nel sito dove ad oggi si trova, nella valle del Metauro a oltre 100 mt. s.l.m.

Dal 999 Fossombrone vide il dominio papale e nel 1292 passò alla famiglia Malatesta di Rimini che successivamente la cedettero alla famiglia dei Montefeltro di Urbino, sotto il cui ducato conobbe un prospero periodo seguendo le vicende della famiglia e sopratutto grazie arti della lana, carta e della seta per il paese significò anche un rinnovamento edilizio. L’antica Fossombrone era per i Signori di Urbino la dimora di campagna e solo con il figlio di Federico, Guidobaldo il paese divenne la loro dimora abituale dove visse con la consorte Elisabetta Gonzaga.

I Duchi vivevano nell’antica dimora chiamata oggi Corte Alta costruita nel XIII sec. e poi rimaneggiata e ampliata nei secoli da Federico nel 1464, ampliata da Guidobaldo poi con un corpo loggiato, una sala di rappresentanza ed un teatro, ma col tempo e la successiva caduta del Ducato di Urbino la struttura subì lo spogliamento degli arredi ed ad oggi restano visibili i soffitti lignei, riccamente decorati con motivi floreali e lo stemma della famiglia dei Montefeltro. Oggi la Corte Alta è la sede del Museo Archeologico e della Pinacoteca Civica intitolata a  “A. Vernarecci” con all’interno una pregevole collezione di tele e ceramiche. Per chi è interessato a visitare il centro del paese può partire dal Corso principale della città dove si affacciano le dimore signorili monumentali con facciata a bugnato tra cui Palazzo Cattabeni del ‘500 detto Monte di pietà e palazzo Dedi del XV sec.

Il Palazzo del Comune del XVI sec. costruito da Filippo Terzi. Sul colle e cittadella fuori dal centro abitato i resti della Rocca Malatestiana del XIII-XV sec sempre sulla impronta data dall’architetto di Corte Francesco di Giorgio Martini, a tipica pianta pentagonale, il Mastio, i Torrioni angolari.

Dopo la Corte Alta o Palazzo Ducale fa mostra di se la Corte Bassa , una costruzione cinquecentesca di fronte alla Chiesa di S. Agostino, anche questa fu dimora della Famiglia ducale e al suo interno è conservata la Cappella privata del Cardinale Giuliano della Rovere stuccata dal Brandani.

Visitabile è la Casa Museo , un esempio eccezionale di ” casa colta borghese”  degli anni ’30 e ’40 del novecento, arredata riccamente con tendaggi preziosi e porcellane, salotti decorati e ambienti raffinati, sale da pranzo fastose,  vetrate  si  affacciano sul ” Giardino del Narciso”; dono del Notaio Cesarini oltre a questa dimora, anche una ricca collezione di quadri dell’arte italiana del periodo tra le due guerre con nomi importanti quali  Carpi, Marini, Morandi, Severini. Visitabile anch’essa negli orari prestabiliti.

Come ogni Comune marchigiano questo importante centro della Val Metauro ha un ricco patrimonio di architettura ecclesiastica, una chiesa voto dei cittadini per la nascita dell’erede maschio Francesco Maria Della Rovere come troviamo anche a Senigallia, costruita fra il 1608-13 titolata a S. Filippo.

Nella chiesa di S. Agostino edificata nel XIV sec. è custodita una tela sulla natività di Federico Zuccari. Di fronte a Piazza Dante la chiesa di S. Francesco del XVIII sec, internamente di stile neoclassico venne danneggiata nell’ultima guerra  conserva un crocifisso ligneo del XVII sec.

Il Palazzo Vescovile, nei pressi del Comune eretto nel 1479 su volere dell’allora Vescovo al cui interno, nonostante i numerosi rimaneggiamenti si trova un grande salone d’onorecon fregi e stemmi a decorazione di tutti i vescovi cittadini passati.

La chiesetta di S. Aldebrando nel cortile della vecchia Rocca del XVIII sec. In stile barocco conserva al suo interno una cappella affrescata da Antonio Alberti da Ferrara con storie del Sango, ma da questo luogo si può godere di una veduta eccezionale sulla vallata del Metauro.

Sul lato opposto al centro abitato a  329 mt s.l.m. il Colle dei Cappuccini in cui troviamo la Chiesa di S.Giovanni Battista e l’annesso Convento dei Padri Francescani Cappuccini uno dei primi ordini fondati, questo colle chiamato anche Colle dei Santi ha visto il passaggio di numerose figure quali S. Benedetto, S. Giuseppe da Copertino, S. Serafino da Capradosso, e basta arrivare fin qui per comprendere perché questo  venne scelto come luogo di meditazione e raccoglimento,  immerso in una pace immensa tra la natura e la spiritualità conventuale.

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