Monte San Vito

 

Comune di Monte San Vito

Via G. Matteotti – 071 748931

http://www.montesanvito.pannet.it/

comune.montesanvito@provincia.ancona.it

Il Comune di Monte San Vito risulta già citato nel 1177 in un documento relativo alla rocca ed appartentente nel sec. XIII a Jesi. Nel 1316 passò ad Ancona che lo tenne, salvo brevi domini dei Malatesta e degli Sforza, sino al 1860. Possiamo definirlo un paese vivo per le varie attività culturali, ricreative e sportive. E’ atturalmente in funzione la Biblioteca Comunale con annesso archivio storico, che ospita oltre 9.000 libri e 1.600 volumi di fondo antico tra cui cinquecentine della grande Biblioteca del Convento Francescano esistente nel capoluogo fino al sec. XIX.

Meritevoli di attenzione sono:


Il frantoio del ‘600
 situato in via Gramsci, da quasi 400 anni si trova uno splendido e ben conservato mulino dell’olio, ora transformato in museo, per testimoniare la vocazione di Monte San Vito alla produzione di olio d’oliva di pregievole qualità. Giganteggia al centro del frantoio una grande e possente macina di pietra, datatat 1688 che, girata da un asinello, frantumava le olive. La pasta di olive veniva poi pressata tra i fiscoli da grossi torchi lignei. La trave in cui sono inseriti i 2 torchi reca la data del 1770, mentre un torchi è datato 1875.

Centro Turistico “Carlo Urbani”: il recente recupero e la riqualificazione della fabbrica cinquecentesca del monastero cistercense “La Visitazione”, poi divenuto nel 1903 sede del Consorzio Agrario, ha rappresentato un importante momento di salvaguardia del patrimonio storico e al tempo stesso un’ulteriore opportunità per la valorizzazione del territorio. La struttura, inaugurata nel mese di ottobre 2006, è intitolata a Carlo Urbani, in omaggio alla figura del medico scienziato marchigiano scomparso nel 2003 per aver contratto la Sars cui dedicava la sua ricerca scientifica per trovarne una cura. L’edificio, destinato a polo per la crescita turistica e culturale dell’intero territorio, prevede spazi e sale polifunzionali, quali la sala del “voltone”, “delle barulle”, “del grano”, la “saletta espositiva”, per culminare nella zona absidale con la “sala dell’oratorio” adibita a sala per convegni – conferenze di circa 80 posti.

Teatro Condominiale La Fortuna: nato nel 1758 dalla volontà di 18 notabili del luogo che si associarono per la fondazione del Teatro, fu restaurato e di nuovo inaugurato il 28 gennaio 1928. Completamente restaurato e riportato al suo naturale splendore nel 2001, con i suoi velluti rosa cipria, gli stucchi, i gessi e gli spolveri dai delicati toni, è in piena attività, proponendo stagioni ed attività teatrali sempre di pregevole livello artistico.

Non mancano occasioni per rendere festoso, allegro ed accogliente questo caratteristico paese che si fa conoscere per la tradizionale “Sagra del Castagnolo” organizzata dalla locale Pro-loco nel mese di marzo e una ricca attività nel periodo estivo con le manifestazioni, sagre e fiere organizzate dall’Amministrazione Comunale, dalle associazioni locali e dalla Pro-loco. Le strutture sportive presenti sul territorio hanno contribuito ad avvicinare i giovani allo sport: il Centro sportivo “F.lli Cervi” comprende un campo di calcetto, una palestra e un campo da tennis, in via Coppo è in funzione il nuovo Stadio Comunale; presso il Parco Rodari è presente un campo polivalente di basket-pallavolo e calcetto.

Palazzo Comunale, all’interno sono conservate tele attribuite a Lorenzo Daretti, pittore ed architetto, attivo nella seconda metà del XVIII secolo. Probabilmente di nascita anconetana si formò alla scuola bolognese del Bibbiena presso la quale apprese l’arte della rappresentazione prospettica. Sono inoltre presenti 12 tempere nelle lunette del soffitto, opera di Carlo Boria, pittore di Chiaravalle, eseguite negli anni ’80 e rappresentanti i momentmonte-san-vito-panorama-altoi salienti di vita e di storia locale del Novecento.

Chiesa Collegiata di S. Pietro Apostolo fu edificata nel 1753 su disegno dell’architetto Cristoforo Moriconi. E’ in stile tardo barocco con tratti Vanvitelliani e neoclassici. All’interno sono ospitati diversi dipinti tra cui una “Madonna del Soccorso” di Filippo Bellini (XV secolo) e “Il Salvator mundi” dell’anconetano Andrea Lilli (XVII). Da segnalare, inoltre, il prezioso coro ligneo, un antico Crocefisso del Seicento ed il grande organo a canne.

Produzioni tipiche ed economiche:

Il territorio del Comune di Monte San Vito è vocato alla produzione dell’olio di oliva; si coltiva quasi esclusivamente la varietà “Raggia” che produce un olio di un fruttato armonico leggermente mandorlato, prevalentemente dolce, con una punta di amaro e piccante, di colore giallo oro, e ad elevato contenuto in acido oleico. Le manifestazioni più importanti, che hanno attinenza con l’olio, sono: l'”Apertura dell’Orcio“, che avviene nel periodo di Quaresima, e la “Festa d’Autunno” che si tiene la terza domenica di Novembre, durante la quale possono essere gustati diversi piatti tipici locali conditi con l'”oio bono“. Inoltre è a disposizione per le visite, uno splendido e ben conservato Mulino dell’Olio, esistente nel Centro Storico da oltre 200 anni, che è simbolo di rilievo della civiltà e della cultura monsanvitese.

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