Mombaroccio

 

Comune di Mombaroccio

P.zza Barocci, 6 – 0721 471103

www.mombaroccio.eu

segretario@comune.mombaroccio.pu.it

Il castello di Mombaroccio è tradizione che sia stato costruito con il materiale di cinque ruderi di castelli già esistenti nelle sue vicinanze. Mombaroccio conobbe le signorie dei Malatesta, degli Sforza, dei Della Rovere (sotto i quali divenne Marchesato investito alla famiglia Del Monte), del Papato e l’occupazione del Generale Napoleone Bonaparte. I Marchesi Del Monte favorirono il recupero della cittadina e costruirono il Palazzo di famiglia, da qualche tempo al centro di un’azione di recupero. Figlio illustre di questa terra fu Guidubaldo Del Monte, coetaneo dell’ultimo Duca di Urbino col quale crebbe, primo vero matematico della storia, fu l’ispiratore delle teorie di Galileo Galilei con il quale ebbe un lungo rapporto epistolare. Nel 1849 gli Austriaci reintegrarono il governo papale che ebbe fine nel 1860. MOMBAROCCIO, panorama

Museo della civiltà contadina la suggestiva mostra è allestita nei sotterranei seicenteschi del convento di San Marco. Conta centinaia di pezzi, alcuni dei quali rari o ormai scomparsi. Attrezzi agricoli, artigiani, casalinghi fanno dell’esposizione una collezione non facilmente riscontrabile altrove. Il museo è aperto tutto l’anno. Visitabili sono anche le grotte scavate nel tufo e lunghe circa 40 metri.

Museo di arte sacra situato nelle antiche sacrestie e nella ex Chiesa di San Marco, si sviluppa in sette stanze e comprende: quadri, pale, manoscritti, incisioni, paramenti sacri, mobili ed oggetti datati tra il XVI e il XIX secolo. Nella Chiesa, inoltre, fanno spicco un organo ed un coro ligneo in noce del ‘700 e la millenaria Reliquia di S. Clemente. Il museo è aperto tutto l’anno.

Museo del ricamo il ricamo è una tradizionale attività delle donne di Mombaroccio. I primi riferimenti storici sono del 1400, quando veniva usata la tecnica del legaccio. La mostra è allestita in due capaci stanze alla base della torre civica (1608). La mostra è aperta tutto l’anno.

Mostra fotografica allestita nel suggestivo Chiostro di San Marco, è composta da circa 100 fotografie che ricordano modi di vivere, personaggi, ambienti e situazioni dal primo novecento alla seconda guerra mondiale. La mostra è aperta tutto l’anno.

Santuario del Beato Sante (a 2 km. dal centro) faro di spiritualità e scrigno d’arte. Di notevole interessa la Chiesa e il Chiostro del 1536/38 con l’austero quadriportico ad archi a tutto sesto. All’interno un crocifisso riferitto alla “scuola senese” del XV secolo, tele e affreschi. In una settecentesca cassa in legno dorato è stato posto il corpo del Beato Sante Brancorsini. Nel Santuario è visitabile la Pinacoteca.

Museo della civiltà un tuffo nel passato che molti hanno vissuto e che altri hanno sentito raccontare dai genitori o dai nonni. La suggestiva mostra è allestita nei sotterranei seicenteschi del convento di San Marco. Conta centinaia di pezzi, alcuni dei quali rari e ormai scomparsi per sempre. Attrezzi agricoli, artigiani, casalinghi fanno dell’esposizione una collezione non facilmente riscontrabile altrove. Il visistatore rimane entusiasta per il luogo dove è collocata e per la grande varietà di materiale raccolto. Il museo della civiltà contadina è aperto tutto l’anno. Attigue alla mostra della civiltà contadina sono le grotte settecentesche, scavate nel tufo, integre come allora, lunghe circa 40 metri.

La tua Vacanza: Mombaroccio

Contatta le strutture