Serra San Quirico

 


Comune di Serra San Quirico

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Questo colle è propaggine di una montagna che, con la sua massa imponente, incombe sull’intero paese: monte e paese sono un unico blocco inseparabile. La “nave” o meglio, il “galeone” è Serra San Quirico, paese antico dai trascorsi illustri.

La storia di Serra risale ai tempi dell’espansione romana verso l’Umbria e il Piceno, ossia al III secolo a.C., quando Roma riuscì definitivamente a prevalere sui Galli. Secondo la tradizione, l’originario avamposto militare divenne un vero e proprio centro abitato, nel 163 a. C.

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Verso il X secolo il borgo assunse una configurazione simile all’odierna, allorchè fu dotato di mura e rocca. Dopo essere stato libero comune nel corso del XIII secolo, Serra passò, durante il Trecento, sotto il dominio della Chiesa, che ne fece una cittadella in armi e vi stanziò un’agguerrita milizia. Nel 1374 infatti furono ultimate le opere di riedificazione del Cassero, la fortezza più importante, e delle mura, rinforzate da dodici torri. Francesco Sforza la espugnò nel 1444. In epoca rinascimentale, Serra fu anche un fervido luogo di cultura: ebbe una cattedra di lettere greche, vi soggiornò Annibal Caro, l’insigne letterato che volgarizzò l’Eneide. Molti Serrani, sin dal XV secolo, si dedicarono alla lavorazione del salnitro per la fabbricazione della polvere da sparo, attività che proseguì fino alla proclamazione del Regno d’Italia.


Le Copertelle: 
Sono passaggi coperti a ridosso delle mura, forse di origine longobarda, sono sovrastati a loro volta dalle abitazioni. Ne risulta un complesso inespugnabile. In tempo di pace le copertelle rappresentavano la sede delle attività artigianali delle varie corporazioni.

La Torre del Cassero: E’ una torre di difesa del ‘300, baluardo del paese e punto di vedetta per dominare la Vallesina. La Torre rappresenta l’elemento principale del complesso denominato “Il Cassero” concepito come una fortezza nella fortezza e costituito da due torri e dalla Casa del Capitano.

Chiesa di Santa Lucia: risalente alla fine del XIII secolo, fu totalmente distrutta e ricostruita nel 1650 in stile barocco. E’ ricca di opere di pregio come l’altare dei marmi policromi (1739) e le cinque grandi tele absidali realizzate da Guido Reni, Pasqualino Rossi Romanelli, Giuseppe Cesari detto Cavalier d’Alpino.

Chiesa di S. Quirico: dedicata ai Santi Quirico e Giuditta fu fondata nei primissimi anni dopo il 1000. Più volte ristrutturata fu completamente rifatta dopo il disastroso terremoto del 1744. La chiesa ha titolo di “pieve”. Nell’abside è custodita la reliquia della SACRA SPINA (che componeva la corona di Cristo). 
La Spina si presenta con la punta mozza e macchiata di sangue.

Chiesa di San Francesco: è la più grande del paese. Costruita nel 1262, con l’annesso convento dei francescani ora adibito ad abitazioni private.

Ex chiesa Santa Maria del Mercato: edificio in stile romanico del 1289. L’elemento principale è il campanile a pianta quadrata considerato il più bello della Vallesina. L’esterno conserva ancora i tratti originali, mentre l’interno è profondamente cambiato per essere adibito a teatro.

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