Castelplanio


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E’ riconducibile l’origine di Castelplanio al vicino monastero di S. Benedetto dei Frondigliosi, dipendente dall’Abbazia di S. Elena come ricordato già nel 1199. Solo nel 1283 risulta la distinzione tra l’Abbazia di S. Benedetto ed il castello che sorgeva nella parte pianeggiante del colle, da cui appunto il nome Castel del Piano o Castelplanio. Dal sec. XIII fece parte del Contado di Jesi fino al suo definitivo scioglimento avvenuto nel 1808.

Nel 1443 subì, dopo lungo assedio, il saccheggio da parte delle truppe di Niccolò Piccinino in guerra contro Francesco Sforza da una decina d’anni signore di Jesi e dell’intera Marca. Tutta la cinta muraria, dopo il saccheggio, fu interamente ricostruita dagli abitanti superstiti. Come uno dei sedici castelli di Jesi, ne seguì le sorti fino all’Unità d’Italia.

Palazzo Comunale già dei conti Fossa Mancini, custodisce epigrafi romane e medievali che saranno presto il nucleo centrale di una Civica Raccolta in allestimento. L’interno è ricco di stucchi, tele e affreschi settecenteschi. L’Archivio storico conserva importanti manoscritti del ‘500.


Il Castello 
la cui struttura, nonstante rimaneggiamenti successivi, ancora rimane. La linea d’impianto ha forma quasi circolare ed interessa un’area piuttosto ristretta.

Abbazia di San Benedetto dei Frondigliosi sorse nell’XI secolo come “canonica”, cioè come monastero ad opera di monaci chiamati “canonici regolari” e si unì ben presto all’abbazia di Sant’Elena.

Chiesa Parrocchiale di S. Sebastiano fu eretta nel 1878 su disegno di Mattia Capponi, architetto cuprense (1720-1803).

Chiesa del SS. Crocifisso la prima costruzione è del XVII secolo; fu ricostruita nel 1870 su disegno di Raffaele Grilli di Jesi. 

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