Cartoceto

 

Comune di Cartoceto

P.zza Rusticucci, 1 – 0721 898123

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Già abitata in epoca romana, come documentato da un’epigrafe (49 a.C.) ritrovata nei pressi della Pieve. Nel basso Medioevo acquisì importanza strategica tanto da essere munita di rocca (1351) rimasta in funzione fino al 1572, quando fu distrutta da un violento terremoto che rovinò anche buona parte del centro storico. I primi signori furono i Malatesta, ai quali seguì la città di Fano, alla quale rimase legata fino all’Unità d’Italia.

Palazzo Rusticucci sede estiva del potente cartinale Girolamo Rusticucci (1537-1603), a cui Cartoceto ha dato i natali e che divenne, giovanissimo, segretario di Stato, prima di Papa Pio V e poi di Papa Sisto V.

Palazzo Marcolini all’entrata del paese, dove nacque il Conte Camillo Marcolini, singolare figura di letterato e storico.

Teatro Comunale del Trionfo (1801) parzialmente ristrutturato, con i palchi tutti in legno numerati e disposti su tre ordini, attivo fin oltre la metà del 1900. Attende di tornare ai suoi antichi splendori insieme al sipario di Romolo Liverani. Tra i teatri della provincia è il terzo per antichità, dopo quelli di Pergola e di Mondavio.

Pieve degli Apostoli Pietro e Paolo la più antica testimonianza religiosa e civile, luogo di richiamo spirituale e di incontri assembleari. Al suo interno vanno segnalati: un organo a sette registri del 1682, una croce di legno con scagliole miniaturizzate di madreperla raffiguranti momenti della passione del Cristo, le statue lignee dei santi patroni di arte barocca e una crocefissione del XVIII secolo. Sul muro esterno è murata una lapide romana del 79 a.C.

Santa Maria del Soccorso (XVIII sec.) austera chiesa di stile vanvitelliano costruita sulle fondamenta di un antico convento del XVI secolo. Tra le pitture vi è la Madonna del Latte del 1500, una Beata Concezione e una Flagellazione attribuite a Bartolomeo Morganti, la Madonna del Soccorso di scula marchigiana.

Santa Maria della Misericordia insigne collegiata del 1831 costruita con una buona parte dei resti della originaria chiesa che si trovava sotto le mura del castello. Contiene un’edicola della fine del ‘400, in una cappella neoclassica appositamente costruita, ritenuta dispensatrice di miracoli e detta “Madonna delle Grazie”; un dipinto, dono del Cardinale Rusticucci, proveniente dalla bottega del Barocci, ed un’altra opera del Morganti. Sull’altare “la Madonna della Misericordia” attribuita a Simone Contarini. Particolare cenno merita l’organo del 1779.

 

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