Arquata del Tronto


Comune di Arquata del Tronto
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E’ l’unico comune in Europa con il territorio ricompreso nella perimetrazione di ben due Parchi Nazionali: Monti Sibillini e Gran Sasso – Monti della Laga, la cui istituzione ne testimonia l’inestimabile valore naturalistico e storico-culturale. Il territorio, prevalentemente montano, arriva a toccare i 2.476 m. con la cima del Monte Vettore, la più elevata dei Sibillini ed è suddiviso in 13 frazioni che conservano importanti testimonianze artistiche ed architettoniche. Il toponimo deriva probabilmente da arx (fortezza, roccaforte).

La Rocca Medioevale, risalente al XIII secolo (dove la leggenda vuole che abbia risieduto la Regina Giovanna d’Angiò di Napoli), a seguito del recente restauro è meta di numerosi visitatori. Per quanto riguarda le origini dell’insediamento l’ipotesi più accreditata la vuole discendente diretta dell’antica “Surpicanum“, uno dei centri del Piceno riportato anche sulla “Tavola Peuntigeriana” tra le romane “Ad Martis” e “Ad Aquas“.

Chiesa della Madonna della Neve in frazione Faete con affreschi di scuola crivellesca attribuiti a Pietro Alemanno.

Chiesa ottagonale della Madonna del Sole in frazione Capodacqua, con affreschi della scuola di Cola d’Amatrice.

Chiesa di San Francesco in frazione Borgo, dov’è custodito un estratto dall’originale della Sacra Sindone.

Chiesa di Sant’Agata in frazione Spelonga, con all’interno una bandiera turca strappata agli Ottomani durante la battaglia di Lepanto.

Rocca Medioevale (XIII secolo) situata nel punto più elevato del capoluogo e dotata di ampia sala polifunzionale. Importanti inoltre i reperti archeologici come il Cippo miliare (I secolo a.C. a Trisungo),l’antica fornace (a Pretare, presso le falde del Monte Vettore) e ilmulino ad acqua (a Capodacqua).

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