Grottazzolina


Comune di Grottazzolina

Corso Vittorio Emanuele II, 56 – 0734 631443

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I primi insediamenti umani nel territorio di Grottazzolina risalgono all’VIII secolo a.C.

Verso la metà del X secolo d.C. fu poi edificato dai monaci Farfensi il castello, il primo nucleo abitato del paese, da essi denominato Montebello; poco dopo lo stesso passò sotto la dominazione dei Canonici della cattedrale di Fermo, che ne mutarono il nome in “Grotta dei Canonici“. Nel 1208 Ottone IV, eletto imperatore, concesse ad Azzo d’Estela Marca d’Ancona. Alla morte di costui, nel 1217, il possesso della Marca fu riconfermato da Papa Onorio III al figlio Azzo VII (o Azzolino) che ribattezzò il castello col nome di “Grotta Azzolina” che conserva tuttora.

Dal XIV secolo Grottazzolina si trova sotto il dominio della città di Fermo. Nel 1407 un migliaio di fanti e 1.500 cavalieri, agli ordini di Benedetto Vescovo di Montefeltro, occuparono la contea di Fermo per scacciarne il signore Ludovico Migliorati, nipote di Innocenzo VII. Nel 1465, dopo un periodo di relativa quiete, per futili motivi si accese una discordia con gli abitanti di Ponzano e Montegiberto. Riportata a forza la pace dal senato fermano, Grottazzolina fu fortificata dal Signore di Fermo Oliverotto Uffreducci, il quale vi istituì una fonderia di cannoni un anno prima di esser fatto strangolare da Cesare Borgia.

 

Grottazzolina eretta a libero comune: 

Per la prima volta nel 1537 quando Pier Luigi Farnese, per ordine di  Papa Paolo III, occupò la città di Fermo multandola e spogliandola di ogni diritto. Dal 1600 Grottazzolina fu governata, come altri 47 castelli, dalla città di Fermo attraverso Podestà e Vicari. Dopo la battaglia di Castelfidardo entrò a far parte del Regno d’Italia e dal dicembre del 1860, quando Vittorio Emanuele II tolse a Fermo la provincia unificandola con quella di Ascoli Piceno, Grottazzolina divenne comune autonomo.

 

Tra chiese e castelli:

Castello di Grottazzolina resti del castello medievale e della cinta muraria (XIII secolo). Notevole la mole laterizia che fece parte del complesso fortificato.

Chiesa di San Giovanni Battista conserva un “Battesimo di Gesù”,  tela del XVII secolo che ricorda il Pomarancio e una Croce Astile del XV secolo. Per i suoi pregevoli stucchi la chiesa è catalogata tra i Monumenti Nazionali.

Chiesa del Santissimo Sacramento vi si conservano una “Cena degli Apostoli” e altri affreschi di Luigi Fontana, oltre ad una “Vergine col Bambino” in legno policromo (1612).

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