Montefortino
Comune di Montefortino
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Il territorio è un documento straordinario per leggere la storia economica della montagna picena.
Un’economia silvo-pastorale testimoniata dall’ampiezza dei pascoli comunali di Castel Manardo e dalla diffusa presenza delle “comunanze“, forme di organizzazione legate ad una fruizione comunitaria e collettiva delle risorse. Dal XVI secolo avanza l’agricoltura cerealicola con il modello del podere mezzadrile.
Le case-torri, di cui la più antica è datata 1504, testimoniano tale appoderamento. Possenti nel loro andamento chiuso e verticale, le case-torri sono costituite da un piano terra adibito a stalla, da un primo piano dove risiede la famiglia colonica e da un sottotetto dove vengono allevati i colombi, indispensabili alla fertilizzazione del fondo con la produzione del concime detto appunto “palombina”.
La generosa montagna offre la possibilità di raccolta di tartufi, bianchi e neri, funghi porcini, russole e semplici prataioli.
Museo della Montagna:
La cittadina possiede un significativo patrimonio di beni culturali diffusi nel territorio, ma anche un luogo deputato alla conservazione di opere d’arte: la Pinacoteca Civica intitolata Fortunato Duranti (1797-1864). Il Duranti ebbe una romantica personalità di pittore bohémien e fu raffinato collezionista di opere d’arte che provvide a donare al Comune. Le opere della Pinacoteca coprono un vasto arco temporale, dal gotico al neoclassico. I quadri e disegni di Fortunato Duranti, “artista di genio stravagante” come appare in un affascinante autoritratto, costituiscono un corpus originale e sostanzioso.
